In novembre 2015 due collaboratori di SOFIA, Daniela Coppola e Stefano Scotti hanno visitato le comunità salvatoriane in Colombia per farsi un’idea concreta degli apostolati in loco e per parlare di nuove iniziative in conformità con lo spirito dell’esortazione di P. Jordan di porsi sempre al servizio dei poveri ed emarginati.
I due hanno visitato la Fundación Misioneros por la Vida, fondata da P. Pablo Salazar Giraldo SDS circa 40 anni fa a Medellín. In particolare si sono soffermati su SerVida – Sono la Vita, il progetto più importante della fondazione incentrato sull’educazione alla pace e sulla formazione integrale di ragazzi che crescono in un contesto di violenza nelle baraccopoli di Medellín e dei dipartimenti di La Unión Sucre e Valle. L’obiettivo è di costruire una convivenza pacifica e sostenibile all’interno della comunità, offrendo sia opportunità di educazione, formazione e riflessione che un rifugio sicuro per ragazzi di tutte le età e per i loro genitori e/o tutori dove possono trascorrere a mansalva il loro tempo libero. Le attività principali, svolte da una rete di volontari, consistono nel supporto psicosociale a bambini e genitori/tutori e nell’educazione in tema di diritti umani e valori cristiani. Con ciò ragazzi e famiglie riescono a elaborare una visione più positiva della vita, nonostante la loro quotidianità sia fatta di violenza, intolleranza, insicurezza, ingiustizia, abuso e abbandono, e trovano il coraggio di proporsi come agenti di cambiamento in vista di una Colombia più inclusiva e più tollerante. Daniela e Stefano si sono incontrati anche con la Cooperativa delle Donne, un’iniziativa congiunta dei tre rami della Famiglia Salvatoriana, iniziativa guidata dal Salvatoriano laico Dominique Bayet. Nell’ambito di questo progetto, implementato dalla Fundación Opción Futuro, si organizzano corsi e opportunità di mettere su delle piccole imprese, il tutto a beneficio di un gruppo di donne svantaggiate e povere che vivono nelle baraccopoli di Medellín. L’iniziativa offre una serie di corsi che forniscono competenze pratiche, conoscenze imprenditoriali e commerciali e know-how in merito alla messa a punto di una cooperativa di donne imprenditrici. Al giorno d’oggi oltre 60 donne hanno imparato di produrre e smerciare articoli di artigianato. I loro prodotti già si vendono bene, anche ai donatori in Italia. Con il supporto di SOFIA, la Fundación ha appena fatto domanda per ottenere un finanziamento che dovrebbe consentire la creazione di ulteriori gruppi, beneficiando 240 giovani madri provenienti dai barrios più poveri di Medellín.
Accompagnati dai Padri Milton Zonta e Agustín Van Baelen i due esponenti di SOFIA hanno ammirato una squadra molto efficiente di animatori laici a Cali che aiutano il P. Guillermo Meza Velásquez SDS a realizzare un progetto piuttosto impegnativo nei quartieri popolari più indigenti in assoluto: FUSEMPAZ(acronimo di Fundación Sembradores de Paz – Seminatori di Pace), un programma di assistenza caratterizzato da un approccio olistico che si prefigge di prevenire l’uso di droghe da parte di ragazzi e adolescenti vulnerabili e le loro famiglie. A tal fine si fornisce educazione spirituale, domestica, sociopolitica e psicosociale: le attività portate avanti includono consulenze, sessioni individuali di orientamento psicopedagogico nonché workshop, visite a domicilio, educazione fisica, culturale ed artistica e formazione alla vita. Quest’approccio mette i minori e le loro famiglie vittime di violenza ed esposte al rischio di abuso di droga nella condizione di far valere le loro competenze pratiche, cognitive e creative, onde diventare degli individui responsabili e dotati di autostima, capaci di affrontare tale rischio. Sempre a Cali, la Suora salvatoriana Margarita Rozo ha sviluppato un programma di assistenza che offre a mamme single e giovani ragazze incinte una formazione professionale e pratica che le abilita a guadagnarsi da vivere in maniera dignitosa lavorando come artigiane e parrucchieri.
A Cartagena, Daniela ha visitato ulteriori iniziative salvatoriane di grande interesse, come quella di P. Eder Rafael Arrieta Núñez SDS, il quale si prodiga per una parrocchia bisognosa, e quelle messe a punto da gruppi di Salvatoriani laici che lavorano con ragazzi diversamente abili provenienti da aree indigenti e con bambini malati di cancro.
Una parte della missione di SOFIA in Colombia era dedicata all’assistenza ai Salvatoriani locali nella programmazione di nuovi progetti, come ad esempio l’apertura di un centro di formazione professionale per i poveri presso la sede SDS di La Vega alla periferia di Bogotá e l’inaugurazione di una biblioteca nella parrocchia di Cartagena.